Eiaculazione precoce: cause e terapie efficaci per curarla

Cos'è e come si manifesta l'eiaculazione precoce. Quali trattamenti medici, psicologici e fisioterapici possono risolvere il problema.

Eiaculazione precoce: una disfunzione molto diffusa

  • ​L’eiaculazione precoce (EP) è un problema di natura sessuale più comune di quanto si pensi, che colpisce circa il 20-30% degli uomini sessualmente attivi. Questa disfunzione causa spesso frustrazione e disagio, influenzando in maniera negativa la vita personale e di coppia.

    Circa il 90% di coloro che soffrono di EP tende a non curarsi, vinto dalla vergogna, e solo 1 individuo su 10 è a conoscenza dell’esistenza di terapie e rimedi per l’eiaculazione precoce efficaci.

    In questo approfondimento vediamo cos’è l'eiaculazione precoce, quali sono le cause e tutti i rimedi che possono aiutare dal punto di vista sia fisico che psicologico chi soffre di questa disfunzione di carattere sessuale. Infine, vedremo a quale specialista rivolgersi per ottenere una diagnosi attendibile di eiaculazione precoce.

Cos’è l’eiaculazione precoce e come si manifesta

  • L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale maschile. Essa influenza la capacità di controllo del momento eiaculatorio, che avviene troppo presto rispetto ai tempi normalmente impiegati per raggiungere un orgasmo.

    In genere, l’eiaculazione si definisce precoce se ha luogo entro 1-2 minuti dall’inizio del rapporto sessuale. Tuttavia le tempistiche considerate “normali” per il raggiungimento dell’orgasmo possono variare da individuo a individuo. In questo senso, la precocità può essere associata anche a un lasso temporale leggermente più esteso, ma comunque inadeguato per soddisfare appieno le necessità sessuali di entrambi i partner.

    Il “tempo”, infatti, rappresenta solo uno degli aspetti da prendere in considerazione nelle disfunzioni sessuali. Per definire appieno l’eiaculazione precoce nel suo significato e contesto complessivo, è fondamentale valutare anche il disagio personale e relazionale che essa comporta.

    L’eiaculazione precoce ha sintomi che possono variare molto in termini di frequenza e gravità. Tra quelli più comuni si segnalano:

    • Eiaculazione entro 1 minuto dalla penetrazione;
    • Difficoltà a controllare e ritardare l’orgasmo durante i rapporti sessuali.
    • A questo proposito, la ricerca scientifica ha identificato principalmente due manifestazioni di eiaculazione precoce:
      • Primaria, quando i problemi di controllo dell’orgasmo coincidono con l’inizio della vita sessuale. Questa tipologia è considerata di natura più complessa in quanto può essere legata a fattori genetici, biologici e psicologici.
      • Secondaria, quando avviene in seguito a un periodo di normale attività sessuale e può presentarsi a causa di forte stress, problemi relazionali di coppia o particolari condizioni mediche.

      Cosa fare in caso di eiaculazione precoce? L’aspetto positivo è che esistono dei rimedi efficaci per questa disfunzione e delle soluzioni terapico-comportamentali che possono aiutare ad affrontare più serenamente il disturbo.

Rimedi per combattere l’eiaculazione precoce: trattamenti medici, psicologici e fisioterapici

  • ​Ad oggi esistono diversi approcci e trattamenti che possono curare o migliorare questa particolare condizione. Tra gli esercizi e i rimedi efficaci per l’eiaculazione precoce troviamo:

    1. Terapia medico-farmacologica: prevede il trattamento dell’eiaculazione precoce tramite farmaci come l’uso di anestetici topici in gel, crema o spray da applicare sul pene per ridurre temporaneamente la sensibilità e ritardare l’orgasmo. Oppure l’assunzione di farmaci bloccanti alfa-adrenergici e antidepressivi serotoninergici come la dapoxetina, che sfruttano l’effetto collaterale della desensibilizzazione genitale per prolungare il coito.
    2. Terapia psicologica comportamentale: svolta da uno psicologo specializzato nella salute sessuale il cui obiettivo è quello di individuare e gestire le cause psicologiche dell’eiaculazione precoce, sia migliorando la comunicazione di coppia che insegnando al paziente le tecniche di “stop and start” e “squeeze”. Queste ultime sono utili per migliorare il controllo sull’erezione dell’uomo e capire come durare di più ritardando l'eiaculazione.
    3. Trattamento fisioterapico con esercizi di Kegel: sono esercizi in serie di rinforzo muscolare del pavimento pelvico che consistono nel contrarre la zona per 5 secondi e rilassarla per altri 5. Possono essere sperimentati anche durante la masturbazione o il rapporto sessuale. Lo scopo è quello di rinforzare e migliorare il controllo del muscolo pelvico per ritardare l'eiaculazione in modo naturale.
    4. Intervento chirurgico: esistono casi, come quelli di pazienti con EP primaria biologica, in cui può essere proposto un intervento di circoncisione o frenulotomia per ridurre l’eventuale ipersensibilità meccanica del pene.

    Alla luce degli approcci elencati non è possibile parlare di rimedi rapidi per l’eiaculazione precoce poiché, come accennato in precedenza, ogni individuo può presentare sintomi, manifestazioni e risposte alle cure molto differenti fra loro. Non solo, nei casi in cui il disturbo sia dovuto a cause psicologiche, potrebbe volerci del tempo per sbloccare eventuali traumi e superare la difficoltà con la terapia psicologica.

Eiaculazione precoce: i trattamenti naturali funzionano?

  • Quando l'eiaculazione precoce è causata principalmente da stati di ansia e stress, è possibile intervenire con dei trattamenti alternativi che prevedono l’impiego di erbe e soluzioni omeopatiche, i quali principi potrebbero alleviare eventuali stati di tensione psico-fisica:

    • Eiaculazione precoce rimedi erboristici: assunzione di erbe dalle proprietà ansiolitiche e rilassanti come valeriana, passiflora e tiglio;
    • Eiaculazione precoce rimedi omeopatici: trattamento con selenium 9CH o fiori di Bach dall’azione anti-stress.

    Tuttavia è doveroso fare una precisazione. La ricerca scientifica sull’efficacia di questi trattamenti è limitata e gli effetti possono variare notevolmente in base al soggetto.

    Inoltre, nel corso di gravi sintomatologie di eiaculazione precoce, i rimedi naturali non sono sufficienti a risolvere la problematica. Sarà dunque essenziale rivolgersi a uno medico specializzato per una valutazione accurata delle cause e del piano di trattamento appropriato (medico, psicologico e riabilitativo o una commistione di questi).

    IMPORTANTE: si sconsiglia di curare l’eiaculazione precoce con rimedi fai da te che potrebbero peggiorare la disfunzione o, nella migliore delle ipotesi, non portare ad alcun risultato concreto. Stesso discorso vale per coloro che pensano di trattare l’eiaculazione precoce con i cosiddetti rimedi della nonna, privi di fondamento scientifico e potenzialmente inutili.

Le cause dell’eiaculazione precoce: a cosa è dovuta l'Eiaculazione Precoce?

  • ​L’Eiaculazione Precoce è una condizione sessuale complessa e multifattoriale, caratterizzata da manifestazioni ed evoluzioni che possono essere influenzate da diversi fattori. Può apparire dall’inizio dell’attività sessuale fino ai 70 anni circa. Sebbene non esista un’età anagrafica precisa oltre la quale un uomo non eiacula più, la fase della terza età (andropausa) caratterizzano una riduzione delle erezioni e quindi delle eiaculazioni. Pertanto, il disturbo può colpire sia uomini giovani che più anziani.

    Al fine di valutare la gravità della disfunzione e adottare i giusti trattamenti e rimedi per curare l’eiaculazione precoce, è necessario conoscerne i fattori scatenanti.

    Tra le cause dell’eiaculazione precoce rientrano:

    • Fattori psicologici: stress, ansia da prestazione, paura del rifiuto, esperienze sessuali traumatiche, mancanza di comunicazione e intimità nella coppia sono tra le principali cause psicologiche dell’eiaculazione precoce.
    • Fattori biologici: l’eiaculazione precoce può avere cause fisiche di natura biologica, come un’innata sensibilità della ghiandola prostatica, una conduzione nervosa atipica, un’alterazione del sistema neurologico e infiammazioni della prostata o dell’uretra.

    Esistono poi dei fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di sviluppare tale problematica nel corso della vita, come:

    • Ereditarietà genetica: alcuni studi hanno suggerito che uomini con una specifica anomalia genetica del rilascio di dopamina potrebbero avere più probabilità di soffrire di eiaculazione precoce.
    • Stile di vita e cattive abitudini: abuso di alcol e droghe, fumo, cattiva alimentazione e obesità, mancanza di esercizio fisico possono influenzare negativamente le funzioni sessuali.

    Infine, ci sono poi casi in cui la sospensione improvvisa di terapie a base di antidepressivi può portare alla disfunzione erettile o all’insorgenza temporanea di EP.

    È importante evidenziare che l’eiaculazione precoce può derivare da una combinazione di tutti i fattori sopraelencati.

L’importanza del benessere sessuale di coppia: eiaculazione precoce e intimità

  • ​L’eiaculazione precoce può mettere a dura prova una relazione di coppia. Nonostante sia ormai risaputa l’importanza di avere una comunicazione aperta con il partner in presenza di qualunque problematica di natura intima e sessuale, ancora molti uomini faticano ad affrontare questo specifico argomento.

    Eppure, a questo si associa spesso un disturbo sessuale prevalentemente femminile: la anorgasmia che riguarda 4,5 milioni di donne, ovvero la difficoltà o impossibilità ricorrente di raggiungere l’orgasmo.

    Tuttavia, l’eiaculazione precoce è ancora oggi una condizione medica sotto diagnosticata, a causa di un mix di tabù culturali e disinformazione su epidemiologia, cure e rimedi efficaci.

    In questo senso la comunicazione tra i partner, sommata alla comprensione reciproca e pazienza, potrebbe giovare al superamento di determinate disfunzioni sessuali. Ricordiamo infatti che l’eiaculazione precoce è una condizione comune che, il più delle volte, può essere affrontata con successo.

    Ma nel caso in cui il partner soffra di eiaculazione precoce, cosa può fare lei o il partner? In realtà, non esiste una risposta univoca a questa domanda. 

    Indubbiamente, quando un uomo dura poco il supporto e la sensibilità da parte del partner sono importanti. Pertanto, non fare sentire inadeguato un uomo che ha un’erezione veloce è il primo passo per prendere consapevolezza del problema e andare insieme verso la sua risoluzione. A ciò, può essere utile eseguire terapie ed esercizi contro la disfunzione già da sotto le coperte. Infatti, le sopracitate tecniche di “stop and start” e “squeeze”, se fatte in coppia, possono ravvivare la complicità sessuale. Tecniche, inoltre, grazie alle quali oltre il 95% degli uomini comprende come durare di più, ritardando l’eiaculazione di 5-10 minuti.

    Oggi, quindi, ci sono davvero molte risorse e trattamenti disponibili per migliorare la vita sessuale e il benessere delle coppie, cosicché la disfunzione erettile non sia più un tabù. 

Come prevenire l’eiaculazione precoce e a chi rivolgersi

  • Tra i rimedi per contrastare l’eiaculazione precoce, la prevenzione rimane sempre il più efficace. Adottare uno stile di vita sano, ad esempio, può contribuire a migliorare le normali funzioni sessuali e preservare la salute della prostata (che se infiammata può portare alla momentanea EP).

    Quando un uomo ha un’erezione veloce, talvolta sospetta automaticamente di avere problemi di eiaculazione precoce. In realtà i due eventi non sono necessariamente correlati.

    Ecco dunque quali sono gli step per una corretta diagnosi e quali sono gli specialisti a cui rivolgersi: 
    Qualora si sospettasse di avere questo tipo di problematica sarà necessario rivolgersi a uno specialista, nello specifico a un andrologo che, tramite visita andrologica, potrà escludere o diagnosticare qualsiasi disturbo riguardante gli organi genitali maschili. 


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    Nel caso in cui la visita si concluda con una diagnosi di eiaculazione precoce, lo specialista potrà proporre ulteriori esami quali:

    Lo specialista, oltre ad indicare la terapia adatta, potrà far effettuare al paziente un test sull’eiaculazione di tipo autovalutativo e, qualora lo ritenesse necessario, direzionare quest’ultimo verso un primo  consulto psicologico.


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Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
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