Verruche plantari: come prevenirle e come eliminarle

Le verruche ai piedi possono comparire a qualsiasi età. Si sviluppano spesso sulla pianta del piede e possono essere dolorose.

Cos'è una verruca plantare

  • ​Con il termine verruca ci si riferisce a piccole escrescenze cutanee che si contraddistinguono da un ingrossamento dello strato corneo e da alcune sfumature giallo-grigiastre. La parola verruca, infatti, deriva dal latino e significa proprio escrescenza. Queste piccole protuberanze cutanee sono spesso dolenti e fastidiose ed assumono una forma semisferica.

    Le verruche dei piedi colpiscono in particolar modo in giovane età, localizzandosi sulle piante dei piedi e nel contorno ungueale. 

Verruche plantari: classificazione

  • Le verruche plantari possono essere distinte in tre tipologie:

    • Verruche plantari semplici o profonde: queste verruche sono le più diffuse. Si manifestano a livello della pianta dei piedi, tuttavia in certi casi possono estendersi fino alle caviglie. Si riconoscono perché sono le più fastidiose e dolenti, a causa della continua pressione che si esercita su di esse quando si sta in piedi o quando si cammina. Motivo per cui, sono spesso piatte rispetto ad altre tipologie di verruche. Sono giallastre e al tatto si presentano ruvide, spesse e squamose. Si manifestano pure tra le dita del piede.
    • Verruche plantari a mosaico: sono meno comuni delle plantari semplici, si presentano come piccole croste bianche che compaiono in gruppo, le quali ricordano appunto le tessere di un mosaico. Le verruche a mosaico si manifestano sotto le dita dei piedi ed in alcuni casi si estendono anche all'intera pianta. Certamente, rispetto ad altre verruche, sono quelle che non provocano alcun dolore.
    • Verruche plantari periungueali: si presentano in prossimità dell'unghia e possono estendersi anche tra l'unghia ed il letto ungueale, dando vita a verruche subungueali. Si caratterizzano per un particolare aspetto che ricorda vagamente un cavolfiore.

Verruche plantari: le cause

  • La causa alla base delle verruche plantari sono alcuni ceppi di HPV, da Human Papilloma Virus.

    Il periodo d'incubazione va dai due ai nove mesi, nei quali si assiste ad una lenta espansione delle cellule dell'epidermide.

    Fra i fattori di rischio che facilitano l'attecchimento di questi ceppi e dunque la nascita di queste verruche, ci sono:

    • Indebolimento delle difese immunitarie (stress, cattiva alimentazione e patologie che aumentano la suscettibilità all'infezione);
    • La presenza di lesioni cutanee, che facilitano l'ingresso del virus: motivo per il quale le verruche si localizzano in maniera frequente a livello di zone soggette a traumi;
    • Condivisione di asciugamani, accappatoi, ciabatte e uso di oggetti per la cura delle unghie;
    • Accumulo di umidità: uso ad esempio di calze o scarpe bagnate;
    • L'uso di scarpe e/o calze inadeguate, che non lasciano traspirare il piede: infatti, la pelle macerata è più suscettibile all'infezione;
    • Camminare scalzi in luoghi a rischio di infezione come il bordo piscina, gli spogliatoi o sui piatti delle docce;
    • Scarsa igiene cutanea;
    • Eccessiva esposizione alla luce solare (comprese le lampade abbronzanti).

Verruche plantari: trasmissione

  • ​Le verruche ai piedi possono comparire a qualsiasi età. Tuttavia interessano statisticamente parlando bambini ed adolescenti, indicativamente dai i 10 ed i 15 anni. La trasmissione è legata alle semplici relazioni umane che abbracciano la vita quotidiana di qualsiasi individuo: per questo le verruche plantari si trasmettono in luoghi molto frequentati come le docce o le saune delle palestre e delle piscine.

    Infatti in questi ambienti il clima caldo umido favorisce la sopravvivenza del virus. E quest'ultimo beneficia dell'effetto di ammorbidimento della pelle dovuta all'acqua.

    In altri casi, invece, il contagio è diretto, perché avviene toccando proprio le verruche altrui: per fare un semplice esempio basti pensare ad una mamma che tocca o cura le verruche ai piedi del suo bambino.

    Certamente, la trasmissione è frequente in ugual modo sia nell'uomo che nella donna e avviene pure per autoinoculazione: ossia per il passaggio dei microorganismi dalla sede di infezione ad un' altra zona corporea.

Verruche plantari: sintomi ed evoluzione

  • ​Il segno più tipico delle verruche plantari è la manifestazione di piccole escrescenze sulle piante dei piedi: esse sono caratterizzate da pelle ingrossata e ruvida al tatto.

    Queste protuberanze possono rivelarsi sotto forma di noduli o bolle, il cui colore può variare dal rosa, al giallognolo, al marroncino o al grigiastro.

    In aggiunta, alcuni tipi di verruche si distinguono per la presenza di piccoli puntini scuri al loro interno. Quest'ultimi rappresentano i capillari trombizzati dovuti allo stiramento delle papille.

    Come detto all'inizio, le verruche plantari, in particolar modo le semplici, essendo localizzate in superfici esposte a pressioni come la pianta dei piedi, possono causare dolore e in alcuni rari casi anche sanguinare.

    La buona notizia è che le verruche ai piedi, se si è fortunati, guariscono in maniera spontanea nell'arco di 1-5 anni. Tuttavia, in altri casi possono persistere per molto più tempo o riacutizzarsi.

    Purtroppo, non è possibile prevedere il decorso clinico di quest'infezione. Ad ogni modo è bene rivolgersi al proprio dermatologo qualora si presentassero sulla pelle i seguenti sintomi, che sono il campanello d'allarme per le verruche plantari:

    • Dolore;
    • Gonfiore;
    • Arrossamento;
    • Sanguinamento;
    • Presenza di pus.

Come curare ed eliminare le verruche plantari?

  • ​Le verruche plantari purtroppo possono essere resistenti al trattamento finalizzato alla loro eliminazione. Per cui in moltissimi casi richiedono interventi multipli. La scelta terapeutica più adatta si differenzia in base al tipo di verruca, alla sua posizione, alla profondità, al numero e all'estensione.

    Tra i vari trattamenti disponibili c'è l'impiego di soluzioni a base di acido salicilico e acido lattico, che vanno applicati direttamente sulla verruca per diverse settimane. Si può anche optare per la cantaridina associata all'acido salicilico e coprire poi la verruca plantare con una garza sterile per proteggere la lezione nei giorni successivi. Questi principi attivi sono dotati di un'azione cheratolitica che fluidifica lo strato corneo dell'epidermide e porta alla distruzione delle cellule che compongono la verruca stessa.

    Qualora si fallisse con queste cure, si possono scegliere strategie alternative. Tra queste c'è la crioterapia. Il termine crioterapia deriva dal greco antico e significa letteralmente cura con il freddo. Non a caso questa tecnica usa l'attività congelante dell'azoto liquido, che viene spruzzato sulla verruca o applicato tramite un piccolo tampone. Molto spesso, nonostante i timori iniziali, il paziente avverte solo un leggero bruciore. Spesso questo trattamento richiede numerose applicazioni. Inoltre prima di intraprendere da soli questa terapia, è sempre bene consultare il proprio medico.

    Altra soluzione, per quanto costosa possa essere, è quella della ​rimozione delle verruche tramite ​laser o laserterapia

    Questo trattamento è suggerito in quelle situazioni di continue ricomparse o di lesioni molto estese.

    Per eliminare le verruche ai piedi si può anche prendere in considerazione l'uso di alcune sostanze chimiche come le resine podofilliniche, utilizzate in particolar modo nel trattamento delle forme ano-genitali. Oppure il trattamento con terapia fotodinamica, utilizzando un foto sensibilizzante.

    Sul mercato farmaceutico poi è possibile trovare alcune creme per uso topico, finalizzate a stimolare la risposta immunitaria locale verso i papilloma virus. L'obiettivo sarebbe quello di stimolare l'organismo a debellare l'infezione, favorendo la guarigione spontanea.

    Ad ogni modo, nonostante ci siano tantissime strade da intraprendere per eliminare le verruche, bisogna essere consapevoli che tendenzialmente esse sono difficili da sradicare definitivamente. Ciò significa che in alcuni casi ricompaiono a distanza di poco tempo. Più si interviene prematuramente, più si rende difficile la diffusione in altre aree corporee.

Prevenzione delle verruche plantari

  • Per evitare l'insorgenza delle verruche ai piedi è bene:

    • Avere un'accurata igiene personale, della propria pelle e dei piedi: infatti, la presenza di lesioni cutanee facilita, come detto pocanzi, l'ingresso dei virus, mentre una pelle sana e bene idratata è più resistente all'attacco virale;
    • Evitare il contatto con le verruche di altre persone o con le proprie;
    • Evitare di condividere asciugamani, scarpe, ciabatte o strumenti per la cura delle unghie;
    • Mantenere i piedi asciutti e cambiare spesso le calze;
    • Non indossare scarpe che non lascino respirare il piede;
    • Indossare calze in grado di assorbire il sudore;
    • Non camminare a piedi nudi nelle piscine, negli spogliatoi e nelle docce degli impianti sportivi o di altri luoghi comuni.

Come riconoscere le verruche?

  • ​É possibile riconoscere una verruca ai piedi imparando prima di tutto quali sono le sedi tipiche di comparsa e poi le caratteristiche che ciascuna tipologia di verruche possiede. Tuttavia, una volta appurato ciò, è necessario rivolgersi ad un dermatologo, che sarà in grado di indicare il percorso più adatto per curare le verruche plantari.

    In alternativa si può anche consultare un podologo, professionista che tratta tutte le patologie del piede, doloroso e non. 

    Infine: attenzione al falso luogo comune che dice che per eliminare in maniera definitiva una verruca ai piedi sia necessario sradicarne la radice. Difatti, le verruche non possiedono alcuna radice e non si sviluppano molto in profondità, visto che l'infezione interessa l'epidermide e il derma.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-11-19
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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